mercoledì 10 settembre 2008

Come mantenere i propri diritti su una cena offerta quando questa salta per cause di forza maggiore


Michele Sapporo da Nocera (FG) ci chiede se esiste un metodo sicuro per mantenere i propri diritti su una cena che doveva essergli offerta e che poi è andata a carte quarantotto quando un evento straordinario (la rottura scomposta di tibia e perone della gamba destra dell'offerente Pinuccio) ha cancellato l'avvenimento e la prenotazione alla trattoria da Gigi. Come fare per non perdere una cena gratis senza risultare ipobracciuto?


La giurisprudenza sull'usufrutto di cene rimandate è tradizionalmente piena di lacune, ma più volte il legislatore ha cercato di intervenire nella questione. Prendendo in esame il nuovo CPC, Codice di Procedura Culinaria, approvato dalle Camere nel 1971 (che sostituiva l'ormai datato PICI, Procedura Italica di Culinaria Imperiale, di fascistissima memoria), vige prima di tutto la norma consuetidunaria della Precisatio Legis, ovvero prima di accettare un invito a cena è sempre bene far esplicitare all'offerente anche i minimi dettagli. Per esempio, di un invito a cena è bene farsi dire oltre l'orario anche la data precisa in termini gg/mm/aaaa, per evitare spiacevoli inconvenienti (del tipo: sabato ora? ma no, dicevo sabato 8 agosto 2009). Secondo le direttive europee n.164/2001 e 291/2003 è inoltre utile mantenere una genericità, ovvero se la cena è proposta solo per il giorno x, dal giorno x+1 l'offerto perde totalmente i propri diritti, e interviene l'antica consuetudine del diritto romano del cazzi sui. Visto tutto questo, se una cena con data precisa non esclusiva salta per cause terze, l'offerto ha diritto a farsi rioffrire la cena dall'offerente, che è tenuto per legge ad assolvere le proprie funzioni. Nel caso la cena non venga riofferta, l'offerto può arrivare persino a far causa all'offerente, o quantomeno parlarne male con gli amici comuni, financo con i parenti stretti, ma non alla mamma. Solitamente, il periodo di prescrizione di una cena offerta è di 2 anni, che scende a 18 mesi per una pizza; successivamente interviene la già citata norma del cazzi sui.
Leggendo l'interessante manuale del Federici "Come mangiare a scrocco fingendovi parenti", notiamo come in alcuni codici mitteleuropei un ritardo nella reiterazione dell'invito a cena può portare aggravi come raddoppio delle portate o miglioramento delle strutture di ristorazione. Una curiosità: Federica e Francesco mi devono una cena, anche se è saltata, non la faranno franca.

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